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LA PLUSDOTAZIONE QUESTA S-CONOSCIUTA

LA PLUSDOTAZIONE QUESTA S-CONOSCIUTA 🤔

Il problema di riconoscere nelle scuole la Plusdotazione o giftedness non è legato, come sembrerebbe, ad un esiguo numero di bambini/ragazzi e alle loro famiglie, ma è ad oggi un problema sociale.

Personalmente conosco diverse persone adulte dotate di alto potenziale cognitivo che non ne sono consapevoli e che non hanno avuto i giusti riconoscimenti proprio a causa di percorcosi scolastici demotivanti, ma che hanno un modo di pensare e vedere “differente”, aperto, fuori dagli schemi, insomma “arborescente”.

Per tutti noi, per valorizzare l’individuo: bambino/ragazzo prima, risorsa umana poi, per la nostra cultura e società è importantissimo condividere questa petizione promossa dall’ Associazione Arborescienza gifted and talent per chiedere il riconoscimento (attraverso l’approvazione della proposta di legge 1607 presentata dall’avv. Ermelinda Maulucci e dall’Onorevole Zanettin) della giftedness nelle scuole italiane.

Siamo arrivati a 1400 firme ma dobbiamo arrivare almeno a 1500.

Ringrazio chiunque possa aiutarci firmando la petizione o condividendo il link🙏

https://www.change.org%2Fp%2Ffirma-per-la-discussione-della-proposta-di-legge-per-il-riconoscimento-degli-alunni-gifted%3Fsigned%3Dtrue%26fbclid%3DIwAR2I1KX4ZoFiHitx0fyyqnMLz_NurHT1KGyS0wGE4WBLDCkOfL7brlRw6HQ&h=AT3U1cDAXQUfQuTKs-2C-z6Dxx56nk1OKaAhe5NeQ4jZRX-d_0_i-pOb0ajfJUeSFdO9LDIFkD8ZKhStnw3Sa1AD-jA0G_UkNoYs5NQM43xhif9dwf_6Z9idM1TXcIrmwScf&tn=-UK-R&c[0]=AT2d1Og_Av-0OctOZstfG4TrtY1wdVVq1ZvK6qn-hDFprTF644Pc8DfFpmlhlAtaXrUyVDOu_fH7p7VDzFydRq-4uD2Q3QlmpHKavUpf4bzH_yxhXl7B4_QjqCpvnMQBwQAbKV3m5vog3Fj8kMIPg1o13NKXG-CBpwKH17D4nhyl8EDemTPuj_USZqDKSKfTNQAYgeGN

#gifted#talento#talent#plusdotazione#giftedness

IL DIRITTO DI CONTARE

Ieri, sotto “accalorato consiglio” di mio figlio Giancarlo, ho guardato con lui il film “IL DIRITTO DI CONTARE” di Theodore Melfi. Film che aveva visto a scuola nelle ore dedicate all’educazione civica.

Ne sono rimasta profondamente colpita ed entusiasta perché, in modo delicato e solo con apparente leggerezza, questo film tocca tematiche di grande importanza e rilevanza sia educativa che sociale.

Senza raccontare la storia (consiglio a tutti di vederlo) voglio porre l’attenzione sul tema cardine del film ovvero sulla valorizzazione delle differenze. Differenze di genere e di etnia in un periodo storico difficile dove i diritti umani dovevano ancora essere rispettati.

Ma altresì viene toccato, in modo implicito, il tema dell’alto potenziale cognitivo.

Sono davvero grata alla scuola Istituto Farlottine – Medie San Tommaso e ai professori di insegnare ai ragazzi a valorizzare le differenze, qualsiasi esse siano. E’ una tematica davvero importante e troppo spesso sottovalutata.🙏https://www.facebook.com/farlottineSanTommaso/

INCONTRO ON-LINE SU PLUSDOTAZIONE

Venerdì 20 novembre e 27 novembre alle ore 17,30 circle time con il Dott. Ivano Anemone. L’incontro è aperto a genitori ed insegnanti .

Tutte le info sul sito dell’Associazione “DIStranoi Aps”

Vi aspettiamo!!! 😉

SAPPIAMO che non ci sono due bambini uguali👶👧👧🧒👦👩👁👁 ma sappiamo bene, anche, che nelle diversità di ognuno, alcune caratteristiche li accomunano😮😮🤔🤔Siamo pronti con il secondo CORSO IN CIRCLE TIME, destinato agli insegnanti. Due incontri con il Dottor Ivano Anemone per parlare di PLUSDOTAZIONE. Info sul programma e sulle modalità di iscrizione, sul nostro sito.💥💥https://www.distranoi.org/…/plusdotazione-apc…

CONFERENZA su Plusdotazione o APC

“…Non devo correggere le persone più grandi, i saputelli non piacciono a nessuno….”    Tratto dal film “GIFTED il dono del talento” di Marc Webb

 

l’Associazione “DIStranoi APS” che si occupa delle tematiche legate all’apprendimento degli studenti con diagnosi DSA o con Plusdotazione cognitiva (BES) è lieta di comunicare la condivisione di una nuova video conferenza gratuita.

Dopo l’interesse riscontrato nel precedente incontro, sulla tematica della Plusdotazione o Giftedness , è stata organizzata per il giorno martedì 28 Aprile alle ore 18.00 una nuova video conferenza con lo psicologo Dott. Giovanni Galli esperto in APC e Plusdotazione cognitiva.

Per informazioni e/o iscrizioni collegatevi al link : https://www.distranoi.org/eventi-news/plus-dotazione-a-scuola-didattica-inclusiva-incontra-lesperto.html

Oppure potete contattare l’Associazione al numero 371 4875767 o tramite e-mail a: associazione@distranoi.org

E’ un’importante occasione di incontro e condivisione. Vi aspettiamo (con le Vs. domande)!!!

Plusdotazione e DSA. Incontra l’esperto

A CURA DELL’ASSOCIAZIONE “DIStranoi APS”

 

Plusdotazione e DSA. Incontra l’esperto.
Ci colleghiamo sulla piattaforma zoom, giovedì 9 Aprile alle ore 17,45
con il Dottor Davide Natali, educatore e formatore per DIStranoi APS esperto in plusdotazione.

ATTENZIONE!
PER PARTECIPARE ALLA CONFERENZA GRATUITA:

Clicca qui, scrivi all’indirizzo email DIStraNOI e lasciaci il tuo nome, cognome e mail oppure compila il form sottostante.
Nel pomeriggio di giovedì ti invieremo il link per partecipare.

Riconoscere un bambino plusdotato non è sempre facile. Ci sono però alcuni segnali che consentono di ipotizzare e riconoscere un alto potenziale cognitivo. I bambini APC spesso iniziano a parlare e/o scrivere molto presto autonomamente, fanno calcoli, disegnano in modo articolato, sono molto curiosi, fanno domande particolari anche sul senso della vita, sono perfezionisti, sono molto sensibili, hanno un grande senso della Giustizia, sono ironici, comprendono concetti astratti.
Possono essere preoccupati per la morte, per il futuro o per altre questioni che generalmente non rientrano negli interessi dei coetanei.
Possono presentare un’alta competenza di leadership o, viceversa, possono isolarsi ed avere difficoltà relazionali e sociali. Spesso infatti, la loro maturità intellettuale non consente di condividere esperienze piacevoli con i propri pari. Ricercano frequentemente il colloquio con gli adulti. Hanno interessi particolari per materie difficili come l’astronomia la biologia e la matematica, i risultati scolastici possono essere molto buoni con poco studio, ma non sempre il rendimento corrisponde alle effettive capacità. Per le difficoltà che possono avere nell’integrazione con i propri pari e nel riconoscersi all’interno di un gruppo sociale ben definito nelle sue caratteristiche di sviluppo, possono vivere un senso di bassa autostima. Amano in genere la competizione e spesso è la loro motivazione principale. Non sempre lo sviluppo fisico motorio corrisponde alle alte capacità cognitive.

Ci sono bambini plusdotati che presentano anche un aspetto di disturbo di apprendimento. 
Questo li rende bambini doppiamente eccezionali. Ad un alto potenziale cognitivo accostano performance deficitarie in ambito specifico dell’apprendimento. In questi soggetti è importante intervenire sia per compensare il disturbo che per nutrire l’alto potenziale.

Il Dottor Davide Natali ci presenterà le caratteristiche particolari di questi bambini, anche in associazione ai DSA. Una interessante carrellata per aiutarci a riconoscere il talento, per aiutarci a non inciampare in diagnosi errate che potrebbero portare ad interventi insefficaci per sostenere i nostri figli o alunni. Al termine ampio spazio per le domande.

LA SCUOLA AI TEMPI DEL “CORONAVIRUS”

Condivido con grande partecipazione il messaggio preparato dagli esperti in inclusione scolastica dell’associazione “DIS tra noi APS” che si occupa di facilitare il percorso  educativo e scolastico di ragazzi DSA e/o con Plusdotazione cognitiva (BES).

Da educatrice e mamma di un ragazzino di 11 anni posso confermare che questo periodo è già emotivamente faticoso per tutti gli studenti ed è importante che la scuola sia in grado di evolversi ed adeguarsi alle nuove esigenze educative. Senza dimenticarsi dei soggetti più fragili.

Non è un compito facile, lo so, ma tutti uniti (genitori, alunni e istituzioni scolastiche) possiamo farcela!

Buona lettura….

P.S. Sono graditi commenti e spunti di riflessione. Grazie a tutti!

A cura dell’ “Associazione DIS tra noi APS”

I nostri esperti in inclusione scolastica propongono una riflessione sulla didattica online per la scuola primaria.La scuola online è una scuola diversa: è una scuola che entra nelle case dove vivono le persone, Un microcosmo dove si consumano riti e tradizioni che niente hanno a che vedere con l’esterno. Ogni famiglia, ogni casa, è un mondo a sé che protegge, che fornisce rifugio e sollievo dallo stress della vita esterna.La scuola che si fa a casa non è una scuola con i banchi, sedie e lavagna, non ha laboratori strutturati dove si fa lezione.
La scuola online ha a disposizione un’abitazione, grande, piccola con solo finestre per guardare fuori, o con balcone e quando va benissimo con cortile o giardino.

Non può essere la scuola fatta sul ricevimento di schede per ogni disciplina, una scuola che affida ai genitori il compito di spiegare contenuti nuovi, non può essere la scuola del programma ministeriale. E’ un ambiente di apprendimento diverso e diversi devono essere i contenuti attraverso i quali si possono raggiungere nuove esperienze di conoscenza.

Deve essere  una scuola capace di fare elaborare il lutto per le “perdite” che i bambini stanno subendo, suggerendo modalità nuove, coinvolgendo in modo trasversale tutti gli ambiti didattici, utilizzando le infinite opportunità che questa emergenza offre. Al tempo stesso è necessario fornire ai bambini un collegamento con l’esterno, e una continuità con il mondo lasciato all’improvviso fuori dalla porta di casa, ma che c’è ancora.  E’ necessario fornire ai piccoli alunni alcuni momenti durante la settimana nei quali il docente sia a loro disposizione per dare il feedback di approvazione, per dare piccoli consigli o modificare i compiti assegnati se necessario.

Il decreto 62/2017 recita
“Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”

Questo perché l’apprendimento è un percorso che non si esaurisce al termine di ogni anno scolastico, non è quindi necessario esprimere valutazioni sugli apprendimenti, non, almeno, in senso tradizionale.

Adesso non è il momento di chiedere lo svolgimento dei compiti di italiano, matematica ecc…, non è il momento di chiedere ai genitori di convertirsi in insegnanti aggiungendo argomenti nuovi da imparare da soli. Adesso è il momento di acquisire il valore dell’identità e dell’appartenenza. I nostri bambini, i nostri ragazzi, i nostri giovani sono costretti in casa, è dalla loro casa che può nascere la consapevolezza di essere protagonisti e di poter contribuire al bene della propria comunità e del mondo intero.

Adesso la scuola può e deve partire dalle conoscenze acquisite per rafforzarle, consolidarle e potenziarle utilizzando le straordinarie e numerose opportunità che l’ambiente domestico offre. Non si deve chiedere ai genitori estenuante tempo per rinviare alla scuola il lavoro eseguito dai figli. Il materiale prodotto può essere riposto   in una sorta “valigia di viaggio“ e utilizzato alla riapertura della scuola come tesoro di straordinaria esperienza da condividere con i compagni ritrovati.

La casa di ogni bimbo offre una sorta di ricchissimi “laboratori didattici” collocati naturalmente nelle varie stanze delle loro case

Alcune proposte concrete:

    • Compito del giorno: telefonare ad un amico.
    • Compito del giorno: telefonare ai nonni. Si potrà tenere un diario delle conversazioni, raccontando come stanno gli amici o i nonni, cosa hanno fatto, che emozioni vengono manifestate.
    • Compito del giorno: un aiuto al papà o alla mamma in lavori domestici.
    • Compito del giorno: aiutare o giocare con il fratellino più piccolo.

Sullo stesso diario si potranno annotare le competenze acquisite con questi aiuti, e ancora si potranno esplorare le emozioni scaturite dal sentirsi utili efficaci e in grado di contribuire alla gestione della casa

  • Si può preparare la lista della spesa con i genitori e poi scriverla e inviarla via mail ai negozi.
  • Si può fare matematica (con richieste adatte all’età) utilizzando gli scontrini della spesa
  • Si può fare geometria osservando e disegnando i diversi mobili della casa
  • Si possono esercitare le conoscenze riguardo le unità di misura (peso, lunghezza e capacità …) misurando ambienti, mobili, altezze delle persone, ingredienti per dolci …
  • Si possono predisporre diari, rilevazioni del tempo, osservazioni di piante e insetti che sono nel nostro cortile, sul terrazzo o dentro al vasetto sulla finestra.
  • Si può realizzare la scatola dei messaggi.
  • Si può realizzare la scatola per pescare le tabelline.
  • Si può entrare in ogni stanza “laboratorio” per conoscere, descrivere, disegnare ritrovare oggetti perduti.
  • Si può sfruttare fantasia e creatività con i recupero degli involucri degli alimenti e del materiale non più utilizzato: carta, giornali, contenitori per le uova, vasetti dello yogurt, pezzi di stoffa e fili di lana.
  • Ritagliare lettere dagli articoli di giornale e creare messaggi.
  • Ritagliare dai giornali le parti colorare e creare mosaici.
  • Seccare foglie e fiori per costruire un erbolario.
  • Fare giardinaggio anche solo piantando un semino di frutta in un vaso e annotandone la crescita
  • Travestimenti con vecchi abiti per ricreare l’ambiente storico che si stava studiando
  • Recuperare ricette della nonna per farne un ricettario da donare alla famiglia il prossimo natale, scegliendo magari una ricetta speciale da mettere insieme alle ricette dei compagni e farne il ricettario di classe.

Due piccoli esempi di compiti da assegnare ai bambini
PROGETTO SPESA PER UNA SETTIMANA
– cosa serve;
– dove acquistare;
– confronto prezzi;
– come inviare l’elenco;
– conto totale (quanto si spende?);
– calcola il costo per ogni persona.

PROGETTO INVENTARIO DELLA CUCINA
– descrivere i mobili e il loro uso;
– fare l’inventario di cosa contengono;
– realizzare una miglior sistemazione per recuperare spazio;
– progettare la cucina ideale ed esprimere il progetto a scelta con: disegno, collage di immagini prese da riviste, descrizione testuale, realizzazione in 3d con scatole, lego, oggetti vari.

Questa è la scuola online, dal nostro punto di vista:  una scuola attenta ed inclusiva nella quale ogni alunno può esprimere se stesso secondo le proprie caratteristiche ed in armonia con l’ambiente in cui vive.

Plusdotazione (BES) e DSA: quale relazione?

Partendo dalla premessa che nel nostro paese è solo nel 2019 che il MIUR riconosce la plusdotazione o alto potenziale cognitivo (con la nota 562) e la inserisce tra i BES (bisogni educativi speciali) nell’ottica di personalizzare e valorizzare gli stili di apprendimento, in Italia ci sono ancora pochissimi aiuti per i bambini e ragazzi con un alto potenziale cognitivo dove il QI risulta essere uguale o superiore a 125, mentre per la Plusdotazione il QI è superiore o uguale a 130.

Ma quale collegamento lega questi bambini con BES ai compagni con diagnosi DSA?

In primo luogo si avverte in entrambi i casi un bisogno di intervento per valorizzare gli apprendimenti e sostenere i ragazzi e le loro famiglie nel difficile compito di gestire la loro unicità ed elevata sensibilità.

Si può inoltre sostenere che spesso i bambini con plusdotazione possano essere soggetti ad errate diagnosi di DSA, da parte degli insegnanti, perché presentano alcune peculiarità che li rende similari.

Ancora di più esistono molti casi di bambini con plusdotazione cognitiva che presentano anche disturbi specifici dell’apprendimento come la disgrafia, disortografia, dislessia o discalculia. I bambini e ragazzi che si trovano in questa situazione vengono definiti dagli studiosi “doppiamente eccezionali”.

Ecco quindi l’importanza di creare un luogo dove tutti i bambini e ragazzi che presentano queste peculiarità possano essere supportati e stimolati nell’apprendimento e dove specialisti nel settore possano proporre un valido aiuto sia ai ragazzi che alle famiglie, in modo che le complessità e le problematiche che emergono, soprattutto in ambito scolastico, non siano più un ostacolo ma uno sprone per realizzarsi nella vita ed avere una crescita armonica.

volantino plus

LA PLUSDOTAZIONE QUESTA SCONOSCIUTA … o quasi…

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”. Albert Einstein

Negli ultimi anni nelle scuole del nostro paese si sente parlare sempre più spesso di un incremento di diagnosi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nei bambini.

Infatti è gradualmente cresciuta la consapevolezza riguardo a tale fenomeno, sia tra le famiglie che nelle le scuole, e si è assistito ad un incremento del numero delle certificazioni rilasciate per le varie tipologie di disturbo. Prendendo in considerazione gli ultimi 8 anni, i dati raccolti dal MIUR con le Rilevazioni sulle scuole mostrano come il numero di alunni con DSA sul totale dei frequentanti sia complessivamente passato dallo 0,7% dell’anno scolastico 2010/2011 al 3,2% dell’anno scolastico 2017/2018.

Questo perché la scuola italiana è formata a riconoscere nel “diverso”, in assenza di deficit cognitivo, un sinonimo di discalculie, dislessie, disgrafie ecc…

Un altro fattore da tenere presente è che i bambini e ragazzi con DSA non hanno problemi intellettivi, anzi sono alunni MOLTO intelligenti che ricordano bene quello che gli piace e questo può ulteriormente fuorviare facendo mettere in discussione le diagnosi stesse.

Ed ecco che iniziano i dubbi: se il problema fosse un altro? Se l’alunno considerato “diverso” fosse un bambino Plusdotato?

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire cosa si intenda per plusdotazione e come riconoscerla!

La Giftedness o plusdotazione è la presenza di abilità cognitive molto superiori rispetto alla crescita fisiologica del bambino o del giovane ragazzo, ma talvolta discrepanti rispetto alle funzioni sociali ed emotive. In genere si parla di QI (quoziente intellettivo) molto elevati, superiori o uguali a 130.

Spesso però accade, nelle scuole, che un bambino plusdotato non sia riconosciuto come tale, al contrario alcune caratteristiche tipiche della plusdotazione possono essere erroneamente interpretate come sintomi di psicopatologie, con tutte le conseguenze del caso.

Questo perché non sempre essere plusdotati corrisponde ad un alto rendimento scolastico, infatti si può essere molto dotati in una particolare area, (come ad esempio in quella del linguaggio), ma mostrare delle carenze in aree differenti.

Le richieste di aiuto agli enti preposti alla valutazione della plusdotazione vengono spesso effettuate dalle famiglie quando si verificano i primi problemi scolastici che portano, nella peggiore delle ipotesi, a diagnosi errate da parte degli insegnanti.

In Italia si stima infatti che i bambini con Q.I. elevato (125-160), tendano ad abbandonare la scuola poiché gli alunni plusdotati non hanno un identikit da “alunno modello”, tutt’altro e chi insegna, il più delle volte, non è preparato e non ha strumenti per individuare questi talenti creando demotivazione e disinteresse nei bambini.

L’importanza di un’individuazione precoce, negli anni della scuola primaria, dove il bambino fa le sue prime esperienze e si struttura un’idea di “scuola” che poi si porterà dietro durante la crescita, è fondamentale”.(Dott.ssa Anna Maria Ronconi – Neuropsichiatra).

Attualmente ad occuparsi dei nostri piccoli “geni” esistono sul territorio italiano: Il Laboratorio Italiano di Ricerca e Sviluppo del Potenziale, Talento e Plusdotazione “LabTalento” dell’Università di Pavia, il Centro Studi FORePSY” di Roma e l’Associazione “Mentecomportamento” di Padova ed altri.

Nella nostra regione possiamo rivolgerci a “DIStranoi APS” che propone interventi e offre supporto a famiglie e scuola sia nel campo dei DSA che in quello della Plusdotazione.

DIS TRA NOI LOGO

OPEN DAY “DIStranoi APS”

Jabeen…, è in serio pericolo”

Chi?… Chi?, Ram”

C’è un bambino, avrà 8 o 9 anni, non parla mai è sempre, è sempre spaventato è come se i suoi occhi cercassero aiuto… temo che cada in depressione…”

Tratto dal film “Stelle sulla terra”

 

 

Sono stata per diversi anni, prima di diventare mamma, educatrice di sostegno a scuola ed ho potuto vedere come, negli ultimi anni, crescesse il bisogno di comprendere cosa sono i disturbi specifici dell’apprendimento e come poter aiutare i bambini e ragazzi che si trovano in questa situazione.

Ma come fare?

Ad oggi, anche se nella teoria si sa sempre di più su tali disturbi, chiamati DSA, per gli insegnanti non è semplice insegnare ad imparare a questi fanciulli.

Quando ho conosciuto l’associazione “DIStranoi APS” e le sue fantastiche e generose fondatrici: Irene, Sabrina e Chiara, mi sono fatta contagiare dal loro entusiasmo e voglia di aiutare.

Perché è di questo che si tratta: aiutare i bambini e ragazzi con DSA e le loro famiglie nel percorso scolastico insegnando metodologie e strategie di apprendimento.

E sono molto orgogliosa e soddisfatta di invitarvi tutti all’inaugurazione dell’innovativo servizio di doposcuola per studenti DSA attivato in collaborazione con il Quartiere Savena del Comune di Bologna.

L’Open Day di “DIStranoi APS” sarà mercoledì 29 gennaio 2020 dalle ore 15,00 alle 16,30 presso lo spazio “Fermo Immagine” in via Faenza 2 a Bologna.

In tale occasione l’associazione presenterà i progetti e servizi pensati sia per gli alunni con DSA sia per gli alunni BES ad Alto Potenziale Cognitivo o Plusdotazione.

Per qualsiasi ulteriore informazione potete visitare il sito www.distranoi.org o chiamare il 370 3073286.

A prestissimo !!!!

doposcuola